Si è svolto stamane, di fronte al Prefetto di Pordenone, l’incontro tra il Sindaco di Fiume Veneto Jessica Canton e il rappresentante della CIGL provinciale Luca Munno, conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione indetto per il troppo stress che, a dire del sindacato, graverebbe su alcuni dipendenti comunali.
“Un incontro dagli esiti scontati – dichiara il Sindaco di Fiume Veneto Jessica Canton -, che ha dimostrato l’assenza di presupposti concreti a motivazione delle rimostranze della CIGL, unica organizzazione sindacale protagonista nella vicenda. A fronte di lamentele del tutto generali e astratte, da due anni chiediamo ci vengano indicati episodi piuttosto che situazioni concrete sulle quali poter approfondire le paventate difficoltà da stress, ma nemmeno di fronte al Prefetto la CIGL è stata in grado di portare un solo esempio documentato. Da quanto abbiamo appreso di fronte al prefetto, la CIGL non avrebbe nemmeno la delega da parte dei dipendenti a trattare. E’ grave che si sia arrivati addirittura ad insinuare presunti episodi di mobbing, anche questi non documentati, parole sulle quali faremo delle riflessioni per avviare delle azioni a tutela dell’onorabilità degli amministratori e dell’ente comunale.
Pare ai più evidente come questa sia una battaglia, iniziata scientificamente tempo fa, mirata a screditare la mia persona e il lavoro della mia amministrazione, che in questi anni ha dimostrato di saper prendere delle decisioni importanti e scomode, ridisegnando la struttura organizzativa dell’ente e inserendo nuovo personale, con dei risultati positivi in termini di efficienza e qualità dei servizi, se paragonati ai tempi precedenti, che hanno portato visibilità a Fiume Veneto anche su scala nazionale.
Non stupisce, quindi, come la vicenda si riduca a una banale strumentalizzazione politica che vede uniti, contro la sottoscritta e la mia maggioranza, CIGL, PD e Fratelli d’Italia, affinità tra destra e sinistra già emersa durante la scorsa campagna elettorale, priva di contenuti programmatici, ma basata esclusivamente su attacchi personali.
L’astio di alcuni, purtroppo, finisce inevitabilmente anche per mettere in cattiva luce la gran parte dei dipendenti comunali che lavorano con professionalità e che non meritano di essere strumentalizzati per meri fini politici che di certo non perseguono il bene della comunità.”