Sono in dirittura d’arrivo i lavori di efficientamento energetico della pubblica illuminazione, edifici comunali, scuole e palestre del Comune di Fiume Veneto. Un piano da oltre 2,5 milioni di euro che sarà a carico della ditta che si è aggiudicata, nel 2021, la concessione del servizio di gestione dell’energia elettrica e termica. Una rivoluzione anche ha interessato soprattutto la pubblica illuminazione: sono circa 2.600 i corpi illuminanti sostituiti con la tecnologia a led, contestualmente al rifacimento dei quadri elettrici che garantiranno anche un’efficiente gestione da remoto degli impianti. E’ in corso in questi giorni l’estensione della pubblica illuminazione in un tratto di via Palazzine di Sopra, il potenziamento di quella a servizio del parco del Mortol e della piazza di Praturlone. Tre i nuovi impianti fotovoltaici: presso la scuola primaria di Bannia, già installato, mentre procedono i lavori degli impianti sul tetto della biblioteca e dell’ex scuola professionale “Santarossa”. Sono già state posizionate le prime due colonnine di ricarica per auto elettriche, una a Fiume Veneto e una a Cimpello, una terza, gratuita e dedicata alle biciclette elettriche, è prevista in piazza Zanin. “Si sta concludendo un intervento di grandi dimensioni – dichiara il vicesindaco Roberto Corai – che avrà importanti ripercussioni positive sull’ambiente, permettendo una riduzione di circa 465 t di CO2 all’anno prodotte dagli edifici comunali. Non solo il risparmio energetico, ma anche la tutela dell’ambiente e della salute saranno centrali nei prossimi anni: stiamo affrontando i temi su più fronti, senza chiacchiere e polemiche ma nel concreto, con una visione d’insieme e una strategia seria che va dall’efficientamento energetico alla pianificazione urbanistica, perché mettere a disposizione dei cittadini...
Si è svolta, presso la sede della Protezione Civile del gruppo comunale di Fiume Veneto, una sessione di formazione sulla gestione psicologica del gruppo e delle emergenze, dedicata ai volontari. Una mattinata con i docenti della Federazione ‘Psicologi dei Popoli’, associazione iscritta nell’Elenco Centrale delle Organizzazioni Nazionali della Protezione Civile, convenzionata con il Dipartimento della Protezione Civile. In caso di catastrofi, gli psicologi aderenti pianificano e realizzano interventi rivolti alle vittime dirette e indirette, ai soccorritori, alla comunità colpita e alle organizzazioni impegnate nell’organizzazione e nella gestione della risposta all’evento. Il lavoro è complesso e articolato: con le persone direttamente colpite da una disastro come un terremoto, per esempio, gli psicologi cercano innanzitutto di proteggere da ulteriori traumi, riorientare le persone confuse, aiutare a ritrovare i propri cari o l’assistenza di prima necessità (cure mediche, cibo, acqua, riparo, ecc.). Soddisfatte le esigenze primarie, lo psicologo può aiutare le vittime a capire quello che è successo, mettere a fuoco le cause, prepararsi a reagire alle conseguenze prevedibili, riprendere o riorganizzare la quotidianità e altro ancora. Il principale scopo degli interventi di soccorso è riportare l’ordine e l’equilibrio nella comunità colpita. Gli psicologi, più in particolare, mirano a ristabilire il funzionamento psicologico e sociale delle persone e delle comunità e a limitare il verificarsi di problemi e difficoltà psicologiche. “Formare e mantenere aggiornati i nostri volontari – dichiara il Sindaco di Fiume Veneto Jessica Canton -, non solo sullo svolgimento di attività operative, ma anche sulla gestione negli scenari d’emergenza, è fondamentale per garantire un servizio efficace ed efficiente e, nel contempo, tutelare gli stessi volontari. Un’iniziativa che era stata pensata...
In questi cinque anni di amministrazione abbiamo sempre sostenuto l‘importanza dello sport, prima di tutto come messaggio educativo per i nostri ragazzi. In questi anni, diversi sono stati gli investimenti sulle strutture sportive, come il nuovo campo da calcio sintetico, la riqualificazione delle palestre per poter essere utilizzare dal pattinaggio artistico, il nuovo bike park e le imminenti realizzazioni di un campo da padel, una palestra all’aperto e l’illuminazione del percorso vita. Per il futuro vediamo in Fiume Veneto un comune a forte vocazione sportiva, in cui sport, scuola e vita sociale rappresentino un’entità organica. Per questa ragione, nel programma del prossimo mandato inseriremo la proposta di un importante investimento sul centro sportivo di via Verdi, per dare maggiori spazi agli atleti per praticare le attività, ma anche al pubblico per potervi assistere adeguatamente. Vogliamo realizzare, infatti, una nuova struttura che possa ospitare allenamenti e gare degli sport già presenti sul territorio, come la pallavolo, la pallacanestro, il calcio a 5, e che preveda una serie di palestre collaterali che permettano di poter sviluppare anche nuovi sport che oggi a Fiume Veneto non sono ancora presenti per mancanza di spazi adeguati. Oltre alla nuova struttura, nel progetto vogliamo inserire anche un intervento sul campo di calcio ‘B’ e la rivisitazione di tutta la viabilità e i parcheggi presenti nell’area. Nei prossimi anni, mettere a disposizione della comunità di Fiume Veneto un importante polo sportivo multidisciplinare è un obiettivo ambizioso, che abbiamo iniziato ad approfondire a livello tecnico già da alcuni mesi e che siamo certi sarà condivisa ed apprezzata da tutti i nostri concittadini....
a cura di Riccardo Grizzo. Jessica Canton: tempo di bilanci all’approssimarsi della fine del primo mandato, considerazioni sul futuro di Fiume Veneto Siamo all’inizio del nuovo anno e, ormai, lo scorso è passato come il suo primo mandato. Sono stati mesi duri, con insidie sparse ovunque, ma anche con momenti felici e comunitari. Come si sente dopo questi cinque anni e pensa di aver fatto tutto quello che voleva fare? Nel 2018 abbiamo presentato – io uso raramente il singolare – un programma con vari punti. Ad oggi, quel programma, siamo riusciti complessivamente a portarlo a termine. Tuttavia, siamo riusciti a fare di più, perché, quando si amministra sul serio, si scoprono e si toccano con mano esigenze del territorio ulteriori. I primi cinque anni ci hanno permesso non solo di acquisire una forte esperienza e implementare le nostre competenze, ma anche di aver riassestato, portandola alla normalità, una situazione ereditata non affatto felice, sia in termini di deficit infrastrutturali e dei servizi, sia dal punto di vista della rigidità finanziaria dell’ente. E sarà questo il punto di partenza con cui ci proporremo alle prossime elezioni, per continuare con un secondo mandato per far fare un salto di qualità a Fiume Veneto, raccogliendo sfide ambiziose e concretizzando progetti che facciano la differenza. Quindi sì: nonostante una situazione ben peggiore di quella ipotizzata durante al scorsa campagna elettorale e tre anni di emergenza su cinque, abbiamo fatto quello ci eravamo imposti. E siamo pronti a sviluppare nuove idee. Pensava che fosse facile la missione a Fiume Veneto? Non ho mai pensato che fosse facile la missione nel paese dove...
Il 3 aprile 1077 nasceva lo Stato Patriarcale di Aquileia, un’istituzione che rappresentò per quei tempi un esempio unico di democrazia anche grazie alla fondazione, nel 1231, del Parlamento del Friuli, una delle più significative istituzioni politiche del tempo nella penisola italiana. Il Parlamento della Patria è un istituto di governo adottato dai patriarchi a partire dalla seconda metà del XIII secolo (ma il primo atto rimastoci è del 1231). L’assemblea comprendeva rappresentanze dei centri principali, che occupavano la porzione laica dei seggi, unitamente al clero e alla nobiltà. Le funzioni di governo demandate al Parlamento riguardavano la difesa, organizzata su base comunitaria, la fiscalità e, in parte, l’amministrazione della giustizia. L’insieme delle leggi emanate dal Parlamento costituirono il fondamento delle Costituzioni della Patria del Friuli. La prima raccolta di questo codice di norme, che avrebbe regolato la convivenza friulana nei secoli a venire, risale al patriarca Marquardo di Randeck (1365-1381). Il corpus delle leggi fu periodicamente rinnovato nei secoli successivi. Con l’avvento della Dominante, larga parte delle prerogative del Parlamento furono assorbite dalle magistrature centrali dello Stato veneto, svuotandolo, di fatto, di funzioni. Tuttavia, anche in ragione della portata simbolica delle riunioni dell’assemblea per una società fortemente segmentata per ceti, la sua attività proseguì fino all’avvento dell’amministrazione francese nel 1805, che lo sciolse in quell’anno. Oggi 3 aprile, sotto un sole splendente, sventolano le bandiere! ...
Anche quest’anno i volontari di Flumen hanno allestito e varato il presepe galleggiante, posizionato sul fiume Fiumeall’altezza del ponte in piazza Marconi. Una tradizione iniziata negli anni ’90, ripresa nel 2018 dopo un periodo di stop, per donare un momento di gioia e serenità ai fiumani e ricreare un legame tra il nostro territorio e una rappresentazione della natività, un simbolo delle tradizioni e delle radici nelle quali la nostra comunità si riconosce. Dall’imbrunire è possibile ammirare la capanna illuminata che si riflette sulle docili acque del fiume. Mercoledì 8 dicembre alle ore 12 dopo la Santa Messa, la benedizione di don Jonathan Marcuzzo, parroco di Fiume Veneto. Il presepe galleggiante è stato mappato nel “Giro Presepi in Friuli Venezia Giulia“, iniziativa di UNPLI Friuli Venezia Giulia – Comitato Regionale Pro Loco e con il sostegno della Fondazione Friuli, un viaggio itinerante su tutto il territorio regionale alla scoperta di una delle più preziose tradizioni italiane, simbolo di pace e fratellanza caratteristiche del Natale. ...