Domenica 8 maggio una delegazione del Comune di Fiume Veneto si è recata a Mune (Croazia) in occasione delle celebrazioni dell’anniversario della fine della seconda guerra mondiale. L’assessore Michele Cieol ha accompagnato la rappresentanza formata da Anpi Fiume Veneto, Associazione Nazionale Marinai, Associazione Nazionale Carabinieri per portare l’omaggio della comunità di Fiume Veneto a Giovanni Zol, nel luogo in cui cadde durante la guerra di liberazione. Nato a Fiume Veneto nel 1908, operaio siderurgico, entrato giovanissimo nell’organizzazione clandestina triestina, nel 1936 fu arrestato. Inviato al confino, passò 5 anni tra la Calabria e le Isole Tremiti. Liberato nel 1941 tornò a Trieste dove riprese l’attività antifascista, militando in una organizzazione clandestina slovena. Di nuovo arrestato nel 1943, fu rinchiuso nelle carceri del Coroneo. Vi rimase fino a settembre e grazie all’armistizio riottenne la libertà, diventando comandante della 14^ Brigata Garibaldi “Trieste”. L’impegno di ZOL nella lotta armata contro i tedeschi durò solo poche settimane: cadde infatti combattendo contro le truppe naziste che avevano organizzato una imboscata il 7 novembre 1943, proprio a Mune, nell’entroterra croato a nord di Rijeka. “Il ricordo di Zol è sempre vivo nella comunità di Fiume Veneto -dichiara l’assessore Michele Cieol -, ogni anno ci rechiamo in Croazia a rendergli omaggio. Purtroppo, il ricordo di cosa significhi la guerra, non è bastato a costruire un mondo di pace e il conflitto Ucraina ne è una triste conferma. In questi ultimi anni 80 anni, in verità, le guerre nel mondo non si sono mai fermate. Spesso ne abbiamo ignorato la gravità, forse perché lontane da noi. A maggior ragione -conclude Cieol -, oggi il sacrificio di...
La seduta del Consiglio Comunale di Fiume Veneto di giovedì 7 aprile ha deliberato un’integrazione alle linee guida alla prossima variante al piano regolatore inserendo la salvaguardia urbanistica di alcune aree nella previsione di un nuovo asse viario di collegamento nord-sud alternativo al centro abitato di Fiume Veneto. “Realizzare ex-novo un’infrastruttura di valenza regionale, che Fiume Veneto attende da oltre 30 anni – dichiara il Sindaco Jessica Canton -, sarà un percorso certamente nè facile, nè breve. Diversamente dai fallimenti del passato, oggi sono chiare la volontà e la determinazione sia del Comune che della Regione, per raggiungere un obiettivo che possa essere considerato una vera soluzione per la viabilità del capoluogo e delle frazioni e un’opportunità per far rivivere i centri abitati. E’ un’occasione unica, probabilmente l’ultima realizzabile su un territorio già fortemente compromesso da anni di mancate scelte. L’approvazione della salvaguardia è il primo passo cui seguirà, nei prossimi mesi, la variante urbanistica che sarà votata due volte dal consiglio comunale, corredata da tutti i pareri necessari, compresa la valutazione di impatto ambientale. In quella sede, i cittadini potranno presentare formali osservazioni che dovranno essere valutate dal Consiglio stesso. Sempre nel 2022 è prevista la stipula dell’accordo di programma con la Regione, che definirà ruoli, tempi e risorse. In seguito, realisticamente nel corso del 2023, sarà possibile affidare la progettazione dell’opera, a cui seguiranno la gara d’appalto e i lavori veri e propri. E’ ragionevole aspettarsi – come accade in tutte le democrazie – iniziative finalizzate a impedire l’opera: alcune per partito preso, altre sulla base di argomentazioni meritevoli di considerazione e confronto. Sono in particolare queste...
Durante l’ultima seduta, il consiglio comunale di Fiume Veneto ha approvato la salvaguardia delle aree individuate per il futuro inserimento nel piano regolatore della nuova viabilità sovracomunale di collegamento nord-sud di Fiume Veneto. “Si tratta – interviene l’esponente di Flumen in consiglio comunale Alessandro Zannese – del primo passo concreto ed efficace con l’obiettivo della realizzazione di una nuova viabilità sovracomunale pensata per togliere il traffico di attraversamento dai nostri centri. Lo stato attuale evidenzia una concentrazione di traffico sull’asse viale Trento – via della Repubblica, quale unica connessione tra le zone nord e sud del centro, determinando notevole disagio, pericolo ed inquinamento. 21 aprile 2022: Risposta dell’Assessore Regionale Pizzimenti ad un’interrogazione sulla nuova viabilità sovracomunale di Fiume Veneto Il nuovo asse consentirà di ridurre consistentemente i flussi di attraversamento dei centri abitati di Fiume Veneto e Bannia, all’interno di una visione di area vasta, perfettamente in linea con il piano regionale della mobilità; il territorio di Fiume Veneto, infatti, non può essere considerato una realtà a sé stante, ma fa parte di un tessuto connesso con l’intero territorio circostante. E’ importante che la Regione Friuli Venezia Giulia, con la quale stiamo lavorando alla definizione di un accordo di programma anche per reperire i finanziamenti necessari, abbia subito accolto la nostra richiesta di accompagnare la nuova viabilità sovracomunale ad un ampio progetto di rigenerazione del centro urbano di Fiume Veneto, che potrà così, dopo almeno 40 anni di oppressione dal traffico, riacquistare crismi della mobilità sostenibile ed essere restituito ai cittadini, al commercio, alle associazioni. Meno traffico di attraversamento significa poter istituire zone 30, arredo urbano accogliente,...
Il recente aumento delle tariffe di energia elettrica e gas sta producendo un forte incremento dei costi a carico degli Enti Locali che, in assenza di idonee contromisure, rischia di impattare negativamente sui bilanci comunali, così come sulle famiglie e le imprese. Oltre al municipio e alla pubblica illuminazione, i comuni provvedono anche all’energia elettrica e riscaldamento di scuole, palestre, biblioteca, impianti sportivi e tutti gli immobili pubblici a utilizzo della comunità. “Il conguaglio per il 2021 – dichiara l’assessore al bilancio Michele Cieol – si è chiuso con un aumento di energia elettrica e gas di circa 185 mila euro. Se già è stato complicato reperire 185 mila euro, ben più complicato sarà dover affrontare la previsione per l’intero 2022: alle quotazioni ai livelli attuali, peraltro in continua evoluzione, da una spesa ‘normale’ di 508 mila euro annui il Comune arriverà a doverne pagare 937mila, un aumento del 85% per i soli costi relativi all’approvvigionamento dell’energia, generatosi in pochissimi mesi. Abbiamo quindi ritenuto di avviare una politica di riduzione dei consumi, iniziando dall’abbassamento della temperatura del riscaldamento degli edifici pubblici e dalle buone pratiche per il risparmio energetico. Per ragioni normative sulla sicurezza stradale, invece, non è consentito lo spegnimento, nemmeno quello alternato, dei lampioni sulla pubblica via, opzione che ci avrebbe permesso un risparmio consistente. Sono in fase di avvio, e dureranno fino alla primavera 2023, i lavori di efficientamento energetico sugli edifici pubblici e di relamping di tutti i punti luce della pubblica illuminazione, un investimento pari a € 2,6 milioni che rientra nel partenariato pubblico privato attivato nel luglio del 2021, su cui l’amministrazione comunale...
E’ stato avviato ufficialmente l’iter per l’inserimento, nella prossima variante urbanistica, della previsione di nuovo collegamento nord-sud, per dare un nuovo volto alla viabilità di Fiume Veneto. Un’alternativa viaria esterna al capoluogo improntata sulla mobilità sostenibile, coerente con le direttive del Piano Regionale Infrastrutture di Trasporto della Mobilità delle Merci e della Logistica (PRITMML), che andrà a ridurre drasticamente il traffico di attraversamento dei centri abitati. Il nuovo asse viario collegherà l’incrocio di via San Vito a Bannia direttamente con la bretella autostradale Cimpello-Piandipan, intersecando l’attuale viabilità in soli tre punti. A beneficiarne in maniera significativa saranno principalmente Fiume Veneto e Bannia, ma anche le altre frazioni avranno degli effetti indiretti positivi e tangibili. Parallelamente, d’accordo con la Regione, verranno attuate soluzioni di mitigazione ambientale lungo la nuova strada, ma soprattutto sarà possibile finalmente intervenire con la rigenerazione dei centri urbani, per restituire ai cittadini, ai commercianti, alle associazioni, vie e piazze con un arredo urbano a misura d’uomo e spazi non più soffocati dall’inquinamento, dal rumore e dai pericoli, anche vietando il transito ai mezzi pesanti. E’ fondamentale l’impegno del presidente Fedriga che, durante un incontro con l’amministrazione comunale dello scorso dicembre, ha sottolineato di voler sostenere l’iter e ricercare i 15 milioni necessari per l’opera, ritenendola importantissima per Fiume Veneto e per tutta la mobilità della zona sud di Pordenone. La viabilità di Fiume Veneto è al centro delle discussioni e delle chiacchiere da oltre 40 anni, ma fin d’ora non si è mai avuto il coraggio di concretizzare delle soluzioni guardando con determinazione all’obiettivo. Dopo tanti decenni, dopo scelte urbanistiche senza una visione che hanno via...
La Giunta Comunale di Fiume Veneto ha adottato il Biciplan (Piano della Mobilità Ciclistica Comunale), uno strumento urbanistico strategico per migliorare l’intero assetto viabilistico del territorio, attraverso la realizzazione di piste ciclabili e riconfigurazioni delle strade cittadine con l’obiettivo di un miglioramento diffuso di tutte le condizioni di sicurezza stradale. “Investire su forme di trasporto alternative all’automobile – dichiara il vicesindaco con delega alla viabilità Roberto Corai – è una scelta strategica, soprattutto nei contesti urbani, dove le densità di servizi e di popolazione rendono i tragitti quotidiani molto brevi. E’ possibile ricollocare quote di spostamenti dai mezzi a motore alla mobilità dolce. Ne conseguono: la riduzione dell’inquinamento, del traffico e dei costi sociali associati, cittadini più attivi e più sani, il miglioramento della qualità dello spazio pubblico e della vita in generale. Il Biciplan parte dall’analisi della mobilità ciclabile esistente, evidenziando le criticità e individuando i possibili interventi per il completamento e l’estensione della rete ciclabile. Il piano ci consentirà di programmare e pianificare gli investimenti, migliorare la sicurezza stradale ed implementare le Zone 30, oltre ad avere l’effetto di incentivare gli spostamenti ciclabili quotidiani, anche attraverso azioni di marketing. Considerata la stretta sinergia tra mobilità ciclabile e utenza debole, abbiamo redatto il Biciplan contestualmente al PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), per il quale abbiamo appena ottenuto un contributo regionale di € 42.000 per un primo intervento su viale della Repubblica e via Fiume Piccolo, a dimostrazione che anche la Giunta Regionale Fedriga crede molto nella necessità di tutelare ciclisti ed utenze deboli. Nella nostra strategia per il futuro a medio e lungo termine – conclude...