Jessica Canton candidata alla riconferma a Sindaco di Fiume Veneto, per un secondo mandato amministrativo. Venerdì 27 gennaio, durante una conferenza stampa organizzata presso Fossa Mala a Fiume Veneto, l’annuncio della candidatura, sostenuta dalla Lega e da Flumen, i gruppi che hanno accompagnato Canton in questi primi cinque anni. “Quelli appena trascorsi – sottolinea Jessica Canton durante il suo intervento – sono stati cinque anni intensi. Cinque anni nei quali ho cercato di portare il senso di giustizia che è proprio della mia professione di avvocato anche nell’amministrare il comune di Fiume Veneto. Cinque anni caratterizzati da: emergenza pandemica, emergenza idrica, crisi energetica, allerte meteo, grandinata, tromba d’aria, emergenza bellica, rincaro dei prezzi. Difficilmente un sindaco si trova ad affrontare in un solo mandato tutte queste avversità messe insieme. Per amministrare un comune come Fiume Veneto non basta il buon senso: servono impegno, competenze, concretezza e perseveranza. Si dialoga, si media ma alla fine è necessario prendere delle decisioni. Vogliamo continuare a farlo, per guardare al bene e al futuro del nostro paese, vogliamo che il cittadino continui ad essere al primo posto. Un secondo mandato come sindaco significa dare continuità ai progetti e concretizzare le idee. Realizzeremo un nuovo polo sportivo, tassello di un progetto ben più ampio che fonda scuola, sport e vita sociale, un nuovo e innovativo nuovo modo di vedere la vita di comunità. Proseguiremo senza indugi nel dare un nuovo volto ai nostri territori, attraverso una viabilità con un traffico che scorre lontano dai centri abitati, in primis di Fiume Veneto e di Cimpello. Porteremo a termine la costruzione della nuova scuola media, un...
a cura di Riccardo Grizzo. Jessica Canton: tempo di bilanci all’approssimarsi della fine del primo mandato, considerazioni sul futuro di Fiume Veneto Siamo all’inizio del nuovo anno e, ormai, lo scorso è passato come il suo primo mandato. Sono stati mesi duri, con insidie sparse ovunque, ma anche con momenti felici e comunitari. Come si sente dopo questi cinque anni e pensa di aver fatto tutto quello che voleva fare? Nel 2018 abbiamo presentato – io uso raramente il singolare – un programma con vari punti. Ad oggi, quel programma, siamo riusciti complessivamente a portarlo a termine. Tuttavia, siamo riusciti a fare di più, perché, quando si amministra sul serio, si scoprono e si toccano con mano esigenze del territorio ulteriori. I primi cinque anni ci hanno permesso non solo di acquisire una forte esperienza e implementare le nostre competenze, ma anche di aver riassestato, portandola alla normalità, una situazione ereditata non affatto felice, sia in termini di deficit infrastrutturali e dei servizi, sia dal punto di vista della rigidità finanziaria dell’ente. E sarà questo il punto di partenza con cui ci proporremo alle prossime elezioni, per continuare con un secondo mandato per far fare un salto di qualità a Fiume Veneto, raccogliendo sfide ambiziose e concretizzando progetti che facciano la differenza. Quindi sì: nonostante una situazione ben peggiore di quella ipotizzata durante al scorsa campagna elettorale e tre anni di emergenza su cinque, abbiamo fatto quello ci eravamo imposti. E siamo pronti a sviluppare nuove idee. Pensava che fosse facile la missione a Fiume Veneto? Non ho mai pensato che fosse facile la missione nel paese dove...
La Giunta Comunale ha approvato lo schema di bilancio 2023-25 e il piano triennale delle opere pubbliche. Nei tre anni di emergenze che abbiamo attraversato durante questo mandato amministrativo, sicuramente il 2022 è stato l’anno più difficile. Dal punto di vista economico-finanziario, prima a causa del covid, poi per l’inflazione e per l’esplosione dei costi di energia e materie prime, è stato necessario un’importante operazione di riprogrammazione, revisione della spesa e ricerca di contributi anche di piccolo importo. “La scelta politica è stata precisa e ambiziosa – dichiara l’assessore al bilancio Michele Cieol -, perché volevamo che il comune si ponesse dalla parte dei cittadini senza scaricare su di loro gli aumenti di un’inflazione che galoppa oltre il 10% o, piuttosto, ridurre il numero e la qualità dei servizi offerti. Rimane accesa la pubblica illuminazione, è stato razionalizzato, anche attraverso una maggiore controllo delle temperature, il riscaldamento degli immobili pubblici, sono state eliminate eliminato tante micro-spese non essenziali. Il risultato per Fiume Veneto è un 2023 che vedrà invariate tutte le tariffe dei servizi e le aliquote delle tasse comunali, con risparmio quantificabile in circa € 500.000 all’anno per i cittadini. Scende ancora l’indebitamento, che si dimezza rispetto ai 14,5 milioni ereditati nel 2018 e che permette al comune maggiore flessibilità decidere di fare ricorso al credito, nel momento in cui fosse necessario cogliere delle opportunità. Nonostante la revisione della spesa, abbiamo deliberato importanti stanziamenti nel triennio: 3,6 milioni alle politiche sociali (infanzia, servizi socio-assistenziali, disabilità, famiglie, anziani), 2,5 milioni all’istruzione e alla scuola, 1,2 milioni per la sicurezza, 1 milione per ambiente e territorio, 700 mila euro per...